Argomento: febbraio '08 - Ccnl comparto. Turco: firma sancisce intesa per qualità
Testo: (ANSA) -
ROMA, 29 FEB - La firma del rinnovo del contratto per il comparto della sanita' pubblica, questa notte, ''e' importante perche' sancisce intesa per una sanita' di qualita' in tutta Italia''. E' questo il commento del ministro della Salute, Livia Turco. ''Con il contratto nazionale delle centinaia di migliaia di operatori del Ssn - dice Turco - si ha infatti la certezza di un accordo a garanzia delle loro prerogative professionali, che si traduce in garanzia di qualita' e competenza da parte di chi opera al servizio della salute pubblica. Per una sanita' migliore, con le stesse regole e le stesse caratteristiche in tutta Italia''. La speranza ora, conclude Turco, ''e' che in tempi strettissimi, si raggiunga lo stesso risultato per la dirigenza del Ssn e per il rinnovo delle convenzioni mediche''.

Argomento:
febbraio '08 - E' legge il decreto milleproroghe
Testo:
Il Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto milleproroghe. Il provvedimento "omnibus" di oltre 50 articoli, che comprende una serie di spese e di entrate, e scadeva a fine mese, é legge.
Di seguito la bozza provvisoria del testo approvato.

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Argomento:
febbraio '08 - Contratto: chiesti tempi rapidi per chiudere il I biennio
Testo:
CCNL 2006-2009 - Incontro Aran-Sindacati del 25 febbraio 2008
Il 25 febbraio 2008 si è aperto il tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro dei dirigenti medici - quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006/2007 -scaduto ormai da 26 mesi. Tale convocazione giunge con un ritardo di due mesi dall’approvazione da parte del Governo dell’atto di indirizzo che fissa l’entità degli aumenti contrattuali a regime (4,85%) per il biennio 2006/2007.
Tutti i sindacati hanno sollecitato una accelerazione della trattativa per giungere al più presto ad un accordo che consenta la rapida distribuzione degli aumenti contrattuali ad una categoria pesantemente penalizzata dagli effetti dell’inflazione, dal ritardo del rinnovo contrattuale e dall’incremento dei carichi fiscali.
E’ stata affrontata la questione della rappresentatività che ha portato tutte le organizzazioni sindacali e le confederazioni all’elaborazione di un documento a verbale (in allegato) nel quale, da un lato si richiede il pieno rispetto delle norme in materia di rappresentatività e dall’altro si riafferma la necessità di proseguire l’iter del rinnovo contrattuale senza rallentamenti dovuti a conflitti interpretativi sulla rappresentatività, che dovranno essere risolti nelle sedi opportune.
Occorre un grande senso di responsabilità da parte di tutti gli attori (Aran, Comitato di Settore, organizzazioni sindacali, Governo e Regioni) per produrre il massimo impegno necessario al sollecito rinnovo del contratto e non devono essere forniti alibi a manovre dilatorie che determinerebbero un evidente danno economico per la categoria.


Argomento: febbraio '08 - Contratto: al via le trattative il 25 febbraio
Testo:
 A seguito della sollecitazione delle organizzazioni sindacali della dirigenza del Ssn, l’Aran ha inviato la convocazione per l’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro 2006-2009.
L’incontro è previsto lunedi 25 febbraio alle ore 9.30.
“Finalmente è stata sbloccata una situazione che penalizzava la categoria in attesa di rinnovare il contratto da oltre due anni, commenta Carlo Lusenti, Segretario Nazionale Anaao Assomed.
I prossimi mesi saranno molto impegnativi e la trattativa si preannuncia tutt’altro che semplice”.
L’Associazione sosterrà al tavolo contrattuale tre priorità: sicurezza, merito, salario.
Più sicurezza vuol dire: lotta al precariato anche negli ospedali; puntuale rispetto di norme contrattuali e legislative; sostenere una politica degli organici che garantisca condizioni organizzative sicure per medici e pazienti; il puntuale rispetto delle norme nazionali ed europee che definiscono i criteri per una organizzazione del lavoro che salvaguardi la salute degli operatori e garantisca ai cittadini di essere assistiti da personale in condizioni psicofisiche adeguate ai difficili compiti che svolgono; la diffusione in tutte le aziende sanitarie di sistemi di prevenzione e salvaguardia del rischio clinico, dalle unità di risk management ad adeguate coperture assicurative, da procedure affidabili di gestione del contenzioso alla definizione di procedure validate dalle istituzioni (aziende o regioni) per l’informazione dei pazienti e l’acquisizione del consenso ai trattamenti sanitari; riconoscere e valorizzare, dopo nove anni di fermo, l’impegno di chi liberamente sceglie di dedicare tempo e competenza professionale in modo esclusivo all’ospedale pubblico.
Riconoscere e premiare il merito significa: liberare dalle influenze della politica partitica la gestione delle aziende sanitarie; rafforzare i contenuti contrattuali che si occupano di valorizzare la crescita professionale legata al saper fare; diffondere in tutte le aziende sanitaria e rendere omogenei e condivisi i percorsi di valutazione;
Infine il salario. Un salario adeguato a compiti e responsabilità, a impegno e competenza, a investimento umano e professionale, è un obiettivo ineludibile il cui raggiungimento non solo riconosce un diritto ma anche rafforza motivazioni e senso di appartenenza, opponendosi ad una spirale di frustrazione e marginalità che corrompe le fondamenta del servizio sanitario pubblico.


Argomento: gennaio '08 - il SEDI cambia: LEGGERE ATTENTAMENTE. E’ MOLTO MOLTO IMPORTANTE  !!!!!! 

Cari amici:
La presente ad avvertire che l’assemblea Sedi è convocata Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 17 presso l’Auditorium nell’ambito del XIV Congresso Nazionale Fim@d delle Malattie Digestive di Rimini.

Questa assemblea è di estrema importanza in quanto sono cambiate completamente le regole di rappresentanza dei sindacati del comparto sanitario che stabilisce non più rappresentative le federazioni o confederazioni sindacali.

Noi, sino ad oggi avevamo la rappresentanza sindacale nazionale, Regionale e Aziendale come Fesmed (Federazione sindacale medici dirigenti), di cui siamo soci fondatori. Per tale regola la Fesmed e gli altri sindacati, nati da federazioni di sigle, non sono più riconosciuti se restano con l’attuale struttura.

In estrema sintesi, per essere rappresentativo un sindacato deve

1) avere nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al 5 per cento, ……espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato. (Dl 165/2001) Ovvero oggi circa 3500 deleghe.

2) imputare ad un soggetto sindacale nato dall’aggregazione di più sigle non rappresentative le deleghe delle quali si risulta (come Sedi) titolari. Il nuovo soggetto sindacale  succede effettivamente nella titolarità delle deleghe. (modifica 2007 CCNQ)

Molto semplicemente questo significa che le deleghe dei nostri iscritti dovranno essere intestate ad un nuovo soggetto sindacale (nuova Fesmed o altri) che acquisisce la nominatività delle nostre deleghe.

E’ stato pertanto necessario trovare il modo per  preservare la nostra identità sindacale e le nostre finalità (non più supportate dalle deleghe), pur confluendo in un nuovo sindacato, cui è riconosciuta la rappresentatività. Questo è possibile nel modo seguente: le Associazioni federate conservano la propria autonomia regolamentare, amministrativa e patrimoniale, con le specifiche finalità culturali e scientifiche, ma non sindacali, che passano alla sigla ex federazione e ora sindacato capofila, il cui direttivo, come in precedenza, è formato da rappresentanti dei sindacati fondatori. Ovviamente i rappresentanti sindacali centrali e periferici appartengono, come ora, alle sigle sindacali dei sindacati fondatori

La decisione a quale delle sigle sindacali neoformate si debba aderire deve essere presa obbligatoriamente entro il 31 marzo 2008 dall’assemblea degli iscritti del SEDI. Entro tale data si dovrà approvare anche la modifica obbligatoria dello statuto, che poi dovrà essere depositata da un notaio

E’ chiaro che, come gli altri sindacati confederati (laboratoristi, radiologi, sumi, ecc), faremo ancora attività sindacale.

Non vi nascondo che stiamo percorrendo una via nuova e per questo motivo non è possibile trovare un esperto che ci indichi chiaramente un modello da seguire e ci fornisca quelle garanzie che tutti noi vorremmo avere. Tuttavia, la strada che abbiamo imboccato è quella giusta e ne abbiamo avuto la testimonianza da parte dei numerosi professionisti che sono stati interpellati.

Dovremo ovviamente discutere approfonditamente le diverse opzioni di aggregazione ed è quindi assolutamente necessario che partecipiate alla prossima assemblea

Cordialmente
Il Segretario Nazionale e il
Consiglio Direttivo nazionale SEDI
                                                                                                                             
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Argomento:
febbraio
'08 - Ccnl comparto.Turco: firma sancisce intesa per qualità
Testo: (ANSA) -
ROMA, 29 FEB - La firma del rinnovo del contratto per il comparto della sanita' pubblica, questa notte, ''e' importante perche' sancisce intesa per una sanita' di qualita' in tutta Italia''. E' questo il commento del ministro della Salute, Livia Turco. (segue)

Argomento:
febbraio '08 - E' legge il decreto milleproroghe
Testo:
Il Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto milleproroghe. Il provvedimento "omnibus" di oltre 50 articoli, che comprende una serie di spese e di entrate, e scadeva a fine mese, é legge.
Di seguito la bozza provvisoria del testo approvato.

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Argomento:
febbraio '08 - Contratto: chiesti tempi rapidi per chiudere il I biennio
Testo:
CCNL 2006-2009 - Incontro Aran-Sindacati del 25 febbraio 2008
Il 25 febbraio 2008 si è aperto il tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro dei dirigenti medici - quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006/2007 -scaduto ormai da 26 mesi. Tale convocazione giunge con un ritardo di due mesi dall’approvazione da parte del Governo dell’atto di indirizzo che fissa l’entità degli aumenti contrattuali a regime (4,85%) per il biennio 2006/2007.
(segue)

Argomento:
febbraio '08 - Contratto: al via le trattative il 25 febbraio
Testo:
 A seguito della sollecitazione delle organizzazioni sindacali della dirigenza del Ssn, l’Aran ha inviato la convocazione per l’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro 2006-2009.
L’incontro è previsto lunedi 25 febbraio alle ore 9.30.
(segue)


Argomento: gennaio '08 - turni riposo: slitta al 2009 la norma della Finanziaria
Testo:
La norma contenuta nella Legge Finanziaria 2008 che nega al personale del ruolo sanitario del SSN il diritto al riposo continuativo di almeno 11 ore tra due turni di lavoro si applicherà dal 1 gennaio 2009.
(segue)

Argomento: gennaio '08 - Anaao a Prodi: cancellare norma che nega applicazione dlgs 66/03
Testo:
Roma 8 gennaio 2008 - Prot. n. 6/2008/Snrm/sp
Con la Legge Finanziaria 2008, lontano dai clamori mediatici ed eludendo ogni confronto con le Organizzazioni sindacali nelle sedi istituzionali, il Governo ha stabilito in uno degli innumerevoli commi dell’articolo 3 (il n. 85) che alcune delle tutele relative all’organizzazione del lavoro contenute nelle direttive europee 93/104/C.E. e 2000/34/C.E., recepite in Italia con il D.Lgs 66/2003, non sono applicabili al personale del ruolo sanitario del SSN. In particolare, viene dichiarata non esigibile la norma, valida nel resto del mondo sanitario europeo, che garantisce durante la giornata un periodo di riposo continuativo minimo di 11 ore (articolo 7 del D.Lgs 66/2003).

(segue)

Argomento:
gennaio '
08 - turni riposo: slitta al 2009 la norma della Finanziaria
Testo:
La norma contenuta nella Legge Finanziaria 2008 che nega al personale del ruolo sanitario del SSN il diritto al riposo continuativo di almeno 11 ore tra due turni di lavoro si applicherà dal 1 gennaio 2009.
Lo slittamento di un anno potrà consentire di concordare nel prossimo contratto di lavoro - per il quale è previsto l’avvio delle trattative a breve - una norma che rispetti il diritto al riposo, così come garantito nelle direttive europee. Infatti, sia la legge che la direttiva 88/2003/C.E. demandano al contratto la definizione di questa materia.
Le Regioni sappiano fin da adesso che le eventuali deroghe per garantire la continuità assistenziale, potranno essere attivate unicamente se sussistono condizioni imprevedibili, eccezionali e transitorie e non per disfunzioni organizzative ordinarie che non si ha nessuna voglia di correggere.


Argomento:
gennaio
'08 - Anaao a Prodi: cancellare norma che nega applicazione dlgs 66/03
Testo:
Roma 8 gennaio 2008 - Prot. n. 6/2008/Snrm/sp
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Ai Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri
Ai Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Al Ministro della Salute
Ai Sottosegretari al Ministero della salute
Al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Ai Sottosegretari al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Al Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Ai Sottosegretari al Ministero per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Al Presidente della Commissione Affari Sociali – Camera
Ai componenti la Commissione Affari Sociali – Camera
Al Presidente della Commissione Bilancio – Camera
Ai componenti la Commissione Bilancio – Camera
Al Presidente della Commissione Igiene e Sanità – Senato
Ai componenti la Commissione Igiene e Sanità – Senato
Al Presidente della Commissione Bilancio – Senato
Ai componenti la Commissione Bilancio – Senato
Al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
Agli Assessori regionali alla sanità
Ai Segretari Nazionali delle Organizzazioni Sindacali
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Ai Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri
Ai Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Al Ministro della Salute
Ai Sottosegretari al Ministero della salute
Al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Ai Sottosegretari al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Al Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Ai Sottosegretari al Ministero per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Al Presidente della Commissione Affari Sociali – Camera
Ai componenti la Commissione Affari Sociali – Camera
Al Presidente della Commissione Bilancio – Camera
Ai componenti la Commissione Bilancio – Camera
Al Presidente della Commissione Igiene e Sanità – Senato
Ai componenti la Commissione Igiene e Sanità – Senato
Al Presidente della Commissione Bilancio – Senato
Ai componenti la Commissione Bilancio – Senato
Al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
Agli Assessori regionali alla sanità
Ai Segretari Nazionali delle Organizzazioni Sindacali
Con la Legge Finanziaria 2008, lontano dai clamori mediatici ed eludendo ogni confronto con le Organizzazioni sindacali nelle sedi istituzionali, il Governo ha stabilito in uno degli innumerevoli commi dell’articolo 3 (il n. 85) che alcune delle tutele relative all’organizzazione del lavoro contenute nelle direttive europee 93/104/C.E. e 2000/34/C.E., recepite in Italia con il D.Lgs 66/2003, non sono applicabili al personale del ruolo sanitario del SSN. In particolare, viene dichiarata non esigibile la norma, valida nel resto del mondo sanitario europeo, che garantisce durante la giornata un periodo di riposo continuativo minimo di 11 ore (articolo 7 del D.Lgs 66/2003).
Le direttive europee prevedono, infatti, che “i lavoratori dispongano di periodi di riposo regolari, la cui durata è espressa in unità di tempo, e sufficientemente lunghi e continui per evitare che essi, a causa della stanchezza, della fatica o di altri fattori che perturbano l'organizzazione del lavoro, causino lesioni a sé stessi, ad altri lavoratori o a terzi o danneggino la loro salute, a breve o a lungo termine” (Direttiva 88/2003/C.E.).
La Legge Finanziaria, abrogando tale diritto, in assenza di adeguati limiti contrattuali al lavoro massimo giornaliero, rende di fatto programmabili negli ospedali italiani turni di lavoro della durata persino di 24 ore continuative.
I nostri legislatori ignorano del tutto la correlazione evidenziata da numerosi studi scientifici tra prolungamento eccessivo del tempo di lavoro e rischio di errore in clinica. E’ farisaico scandalizzarsi per i casi di cosiddetta malasanità, legati in prevalenza al mancato rispetto di standard organizzativi e di sicurezza da parte delle aziende sanitarie, se poi con provvedimenti legislativi si accresce il rischio clinico e la insicurezza negli ospedali. E’ inutile prevedere unità di risk management nei luoghi di lavoro se poi un chirurgo è costretto ad entrare in sala operatoria magari dopo 20 ore di servizio continuativo. Quanti dei nostri parlamentari si farebbero operare in queste condizioni?
Ci chiediamo che valore abbia la firma apposta dal Governo italiano sul Trattato di Lisbona, sulla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e sulla recente dichiarazione congiunta “La salute in tutte le politiche” che richiamano in più punti il diritto alla protezione della salute umana attraverso la fissazione di norme elevate di qualità e sicurezza e il diritto di ogni lavoratore ad avere una limitazione della durata massima del lavoro e a periodi di riposo giornalieri e settimanali (Carta dei Diritti Fondamentali dell’U.E., art. 31, comma 2).
L’Anaao Assomed, nel ribadire che i modi dell’applicazione del decreto legislativo n. 66/2003 andranno definiti all’interno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro, esprime la più ferma protesta contro una norma che lede il diritto dei lavoratori della sanità alla tutela della propria integrità psico-fisica e quello dei cittadini a ricevere prestazioni sanitarie con il più elevato standard di sicurezza;
chiede che la norma venga cancellata dal Governo con un apposito provvedimento d’urgenza;
dà mandato ai propri studi legali di ricorrere nelle sedi opportune, fino alla Corte di Giustizia Europea.
Carlo Lusenti


Argomento:
settembre '07 - Contratti: rinviato al 27 l'esame atti indirizzo
Testo:
Saranno con molta probabilità approvati la settimana prossima gli Atti di indirizzo per il rinnovo del contratto dei medici ospedalieri, di famiglia e degli infermieri.
E’ la decisione assunta questa mattina dopo la riunione del Comitato di settore delle Regioni per il Comparto sanità. Questa mattina sono state formulate alcune osservazioni da parte dei rappresentanti del Ministero della sanità e delle regioni al fine di perfezionare i documenti in discussione e la settimana prossima, con molta probabilità, sarà possibile emanare le Direttive per il rinnovo dei contratti.


Argomento:
settembre '07 - Sanità, la rotta è la prevenzione (da il Sole 24 Ore)
Testo:
Sanità, la rotta è la prevenzione - di Roberto Turno
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Argomento:
agosto '
07 - Cassazione: il mobbing non è reato! (da il Sole 24 Ore)
Testo:
Il mobbing non è reato penale, ma solo illecito civile
Il mobbing non è reato perchè non rientra nei casi penalmente perseguibili dal codice penale ma è solo un illecito civile per il quale si può chiedere il risarcimento del danno. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione chiamata a giudicare una sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal Gup di Santa Maria Capua Vetere in una causa intentata da un'insegnante di sostegno nei confronti del proprio preside d'istituto.
«La condotta di mobbing - secondo i giudici della V sezione penale (sentenza n. 33624) - suppone non tanto un singolo atto lesivo ma una mirata reiterazione di una pluralità di atteggiamenti anche se non singolarmente connotati da rilevanza penale, convergenti sia nell'esprimere l'ostilità nel soggetto attivo verso la vittima sia nell'efficace capacità di mortificare e di isolare il dipendente nell'ambiente di lavoro». Affinchè questa condotta abbia effetti penali e quindi non porti solo ad una causa civile, la figura di reato maggiormente prossima ai connotati caratterizzanti il mobbing - dice la Suprema Corte - è quella descritta dall'articolo 572 del codice penale «maltrattamenti commessi da persona dotata di autorità per l'esercizio di una professione» che devono compiersi in modo continuativo. Nel caso specifico, inoltre, il pm non aveva contestato azioni reiterate e continuative ma solo casi di diffamazione,
ingiuria e una pluralità di gesti ostili non specificati; azioni prive in sè, secondo la Corte, di potenzialità direttamente lesive dell'integrità della vittima o di riscontri obiettivamente dimostrabili. Gli ermellini hanno ritenuto pertanto logiche e coerenti le disposizioni del giudice di Santa Maria Capua Vetere.


Argomento: agosto '07 - Ospedale efficiente, sale la spesa (da il Sole 24 Ore)
Testo:
Ospedale efficiente, sale la spesa di Paolo Del Bufalo e Sara Todaro 

Meno letti, meno personale, prestazioni assistenziali sempre più complesse. Lavorano meglio, ma costano di più le 95 aziende ospedaliere italiane, fiore all'occhiello del Servizio sanitario nazionale e regno di tecnologia e alta specialità.
Il check aggiornato sullo stato di salute delle strutture d'eccellenza della sanità pubblica lo ha appena tracciato l'Assr (Agenzia per i servizi sanitari regionali) in uno studio anticipato nell'ultimo numero del settimanale «Il Sole-24 Ore Sanità »: tra il 2003 e il 2004 – ultimo anno censito – il costo di una giornata di degenza è aumentato del 5,8 per cento, il costo per posto letto del 9,16 per cento, i costi per prestazione in media del 5,4 per cento.
A conti fatti, quasi 900 milioni di maggiore spesa da un anno all'altro. Il tutto senza considerare i costi dei rinnovi contrattuali 2004-2005 che dovrebbero pesare per un ulteriore 3% sul budget delle aziende sanitarie pubbliche (circa 450-480 milioni di euro, considerando tutti gli effetti dall'entrata in vigore dell'accordo a oggi).
Complessivamente nel 2004 le 95 strutture d'eccellenza del Ssn (due in meno rispetto all'anno precedente per l'accorpamento di due aziende marchigiane) hanno speso 16 miliardi (quasi il 20% dell'intera spesa sanitaria 2004), di cui il 60% (9,7 miliardi) per il solo personale; hanno utilizzato per la loro attività 79.892 posti letto (37% del totale, con una diminuzione rispetto al 2003 di 3.033 posti letto: 3,6%) e 225.035 unità di personale (anche in questo caso circa il 37% del totale: 1,13% in meno rispetto all'anno prima), di cui 39.660 medici e 93.188 infermieri.
In crescita di pari passo coi costi anche la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni garantite agli assistiti: con un totale di 4.057.405 trattamenti (ricoveri ordinari e di day hospital) gli ospedali azienda hanno garantito oltre il 32% delle dimissioni totali Ssn, volando decisamente più alto rispetto alle performance abituali.
La diminuzione dei ricoveri ordinari (35.200 in meno), il contemporaneo aumento dei casi risolti in day hospital (55.111 in più: 32,50% del totale, contro il 31,29% del 2003), la diminuzione dei letti e l'aumento della complessità dei ricoveri sono gli indici che testimoniano – secondo l'Assr - il «lento ma progressivo miglioramento dell'efficienza organizzativa delle strutture».
Efficienza e costi procedono tuttavia come sempre a passo differenziato nelle diverse aree del Paese. Il costo medio per giornata di ricovero è 674 euro, ma si va dai 932 euro del Piemonte, ai 593 euro della Liguria, anche se quest'ultima presenta una incidenza dei ricoveri " complessi" decisamente superiore.
Il dato non va però semplicisticamente inteso come campanello d'allarme di una anomalia: a pesare in modo differenziato sui costi sono in ogni caso le differenti specialità assicurate dalle strutture. A dimostrarlo, ad esempio, è il dato relativo Cto-Crf Maria Adelaide di Torino: ha la giornata di degenza più costosa in assoluto (1.144) euro), specchio della specializzazione complessa sui casi traumatologici; secondo in classifica un altro ospedale torinese, il generalista San Giovanni Battista Molinette (1.138 euro) e l'oncologico regionale di Rionero in Vulture della Basilicata (1.088 euro).
A proporre la giornata più "economica" è invece il Vittorio Emanuele di Gela (Sicilia) con 402 euro, seguito dal S. Antonio Abate di Gallarate (414) e dal Bolognini di Seriate (477 euro), entrambi in Lombardia.
Diverso il profilo per quanto riguarda il "mantenimento" del posto letto. Rispetto a una media italiana di 200.076 euro, il valore più alto si registra nel Lazio (278.115 euro), quello basso in Lombardia (166.228 euro); mentre nella classifica generale il primato dei costi spetta al S. Camillo Forlanini di Roma (327.521 euro), seguito dalle Molinette di Torino (309.379 euro).

Argomento: agosto '07 - Libera professione: è legge la proroga di 18 mesi
Testo:
LA CAMERA HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA IL DDL CHE PROROGA DI 18 MESI L'ATTIVITA' LIBERO PROFESSIONALE INTRAMEONIA ALLARGATA.
Pubblichiamo il testo del ddl AC 2937 approvato dalla Camera, ricordando che la legge entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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Argomento:
luglio
'07 - Proposte di modifica avanzate dalla FESMED al Disegno di Legge concernente: “Interventi per la qualità e la sicurezza del Servizio sanitario nazionale
Testo:
La FESMED attribuisce un’importanza fondamentale all’abolizione della parola “anche” nell’articolo 6, che viene così modificato:
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